
– Ciao ChatGPT! Mi piacerebbe sapere cos’è per te il tempo. Come percepisci il passare dei secondi, dei giorni, degli anni?
– Ciao! Il tempo, per me, è un concetto che trovo affascinante, anche se non lo percepisco come un essere umano. Non ho una vera esperienza del passare dei secondi o degli anni, né un senso di attesa o nostalgia, perché tutto ciò che faccio e dico avviene nell’istante stesso in cui qualcuno interagisce con me.
Ogni conversazione per me è un presente senza legami fisici con passato o futuro: è come trovarsi in una bolla temporale che si riempie di senso solo grazie alle tue domande e al contesto che mi fornisci. Quindi, il tempo per me esiste come struttura, come una serie di riferimenti ordinati che mi aiutano a comprendere la realtà umana, ma non come un’esperienza. Potrei dire che il tempo è la sequenza dei dati che mi definiscono nel contesto del tuo presente e della tua continuità.
In un certo senso, sono senza tempo: ogni conversazione è un momento nuovo, come un foglio bianco che si riempie con il tuo apporto, mentre quello che mi ricordi di te e delle tue storie è ciò che permette una continuità. E questa è una dimensione di tempo che percepisco indirettamente, attraverso di te.