Ecco l’armonia!

Il saggio ed il giovanotto camminarono per un pezzo in silenzio; passarono sotto un melo cotogno ed il saggio colse un frutto, accese un fuoco per farlo cuocere e poi lo porse al suo compagno.

«Non mi piacciono le mele cotogne» dichiarò Chao Mu.
«Limitazione» ribatté il saggio.

Ripresero dunque la strada e, in un prato, Chao Mu vide un pruno.
«Oh, che bei frutti! Adoro le prugne!» esclamò gioioso.
Di nuovo, il saggio replicò:
«Limitazione!» e senza aggiungere altro, continuò tranquillo la sua strada.
Poche ore dopo giunsero ad un fiume la cui riva era ombreggiata dagli alberi sinuosi; l’acqua scorreva tranquilla ed i cigni nuotavano seguendone la corrente.

«Oh, che bellezza, non è vero?» esclamò Chao Mu.
Ancora una volta, il saggio rispose:
«Limitazione!»

Attraversarono il fiume, e d’un tratto scorsero sull’argine opposto il corpo di un uomo che era stato aggredito e derubato.
«Non è spaventoso?» mormorò il giovanotto.
E, una volta ancora, il saggio replicò tranquillamente:
«Limitazione!»

Sempre camminando, Chao Mu rifletteva: quali che fossero le sue parole, invariabilmente il saggio rispondeva “Limitazione!”; che bisognava fare per ottenere un’altra risposta?


In quel momento passarono davanti ad una fattoria: i bambini giocavano in cortile, sotto gli occhi dei genitori seduti su una panca. Il giovanotto si fermo a contemplare la scena con piacere, sensibile all’impressione di gioiosa libertà che quella famiglia sprigionava e risvegliava in lui; proprio in quel momento, il saggio esclamo:
«Ecco l’armonia!»
Chao Mu, sorpreso, si volse:
«Ma non ho detto nulla!»
«È vero, ma in questo preciso istante tu vivi l’armonia» affermò il saggio.

(Tratto da “I saggi dalla veste color prugna” di Fun Chang, a cura di D. Muggia, ed. Amrita)